ENERGIA E CONDOMINI: EFFICIENZA ENERGETICA AL PRIMO POSTO


L’Efficienza Energetica (EE) è l’insieme di pratiche che permettono di sfruttare le fonti energetiche in modo ottimale, senza sprecare risorse naturali. Per farlo è necessario adottare comportamenti responsabili verso gli usi energetici, ma anche utilizzare le migliori tecniche e tecnologie disponibili, sia nei sistemi semplici (motori, caldaie, lampade) sia in quelli complessi (edifici, mezzi di trasporto, etc.).

 

LE NUOVE NORME SULL’EFFICIENZA ENERGETICA

Ad oggi, la normativa vigente sull’efficienza energetica è la Direttiva europea 2018/2002, recepita in Italia con D.Lgs. n.73 del 14 luglio 2020. La Direttiva alza gli obiettivi principali dell’Unione in materia di efficienza energetica, puntando a raggiungere almeno il 32,5% di efficienza energetica per il 2030, e contribuendo così all’attuazione del principio “efficienza energetica al primo posto”.

Per raggiungere questo obiettivo ogni Stato membro dell’Unione Europea dovrà dare il suo contributo. Nel Piano Nazionale Energia Clima 2030 (PNIEC) l’Italia ha stabilito che entro il 2030 diminuirà  del –43% i propri consumi di energia primaria.

Recente è la decisione della Commissione Europea di aumentare l’impegno attraverso il European Green Deal,  con la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030, e con l’azzeramento delle emissioni nette al 2050 (per saperne di più sul Green Deal e i nuovi obiettivi clicca qui).

 

SETTORE CIVILE DA RIQUALIFICARE!

Secondo l’ISTAT, il 70% dei consumi energetici del settore civile riguarda i consumi termici, ovvero riscaldamento e raffrescamento.

Il gas fossile (50,3% dei consumi totali) è il combustibile più utilizzato dalle famiglie, per il 19,6% vengono, invece, utilizzate le biomasse solide (con tutte le implicazioni indesiderate sulla salute umana, di cui si parla in questo articolo) e per il 18,3 % si utilizza energia elettrica. Quest’ultima, probabilmente per l’aumento generale delle temperature, tende ad essere sempre più utilizzata soprattutto nei mesi estivi, incidendo quindi anche sui costi in bolletta.

FONTE: Rapporto Civico 5.0 di Legambiente (leggi il nostro articolo).

 

Nella campagna Civico 5.0 è stato osservato come i difetti di costruzione delle nostre case vadano ad incidere in maniera concreta sui consumi dovuti al riscaldamento/raffreddamento delle abitazioni, portando ad un aumento della spesa energetica; questa tende ad aumentare, non solo per l’inefficienza delle abitazioni, ma anche quella degli elettrodomestici. La riqualificazione e l’efficientamento energetico del settore civile devono quindi essere considerati fra le azioni prioritarie per diminuire le emissioni ed i consumi energetici.

Affinché le nostre abitazioni siano energeticamente più efficienti, occorrono interventi tali da migliorarne le prestazioni, riducendone il consumo di energia. Ad esempio, opere di coibentazione delle pareti o delle coperture, sostituzione degli infissi, installazione di pannelli solari o sostituzione di elettrodomestici ormai datati.

 

LA SITUAZIONE DEI CONDOMINI ITALIANI

In Italia ci sono circa 1,2 milioni di condomini. Dalle analisi di Legambiente (Rapporto Civico 5.0 2020) è emerso che quasi tutti sono costruiti con materiali inefficienti e necessitano di essere profondamente riqualificati. Dal monitoraggio e dalle ispezioni termografiche esterne, è emerso che tutti gli edifici monitorati presentano un comportamento termico complessivamente non efficiente. Le superfici verticali e orizzontali sono caratterizzate da una tenuta termica debole, così come infissi e serramenti. I problemi più gravi di tenuta termica si verificano nei condomini costruiti nel periodo 1970-1990.

Legambiente ha inoltre stimato che, per rispettare gli obiettivi del PNIEC, occorra riqualificare almeno 30.000 condomini entro il 2025. Significa riqualificare 6.000 edifici l’anno contro i 605 realizzati nel 2019, con una riduzione di almeno il 50% dei consumi energetici. I benefici economici previsti non sono indifferenti: quasi 620 euro l’anno di risparmio per ogni alloggio, senza contare l’aumento del valore degli immobili tra il 5-15%, oltre alla creazione di circa 1 milione di nuovi posti di lavoro (Rapporto Oise)

Ma l’Efficienza Energetica può essere inficiata anche dagli stessi inquilini, talvolta poco informati o poco  interessati alla prestazione energetica della propria abitazione o dei propri elettrodomestici .

Come fare quindi per agire su condomini e condòmini?

 

COME MIGLIORARE LA VITA IN CONDOMINIO? SUPER ECOBONUS 110% E ALTRE POSSIBILITÀ

L’Italia negli ultimi anni ha introdotto particolari strumenti finalizzati alla riqualificazione degli edifici, i quali contribuiranno a raggiungere gli obiettivi al 2030 dell’Unione Europea.

Il Super Ecobonus 110% è una nuova agevolazione prevista dal Decreto Rilancio, che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 giugno 2022 (salvo casi particolari), per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Gli interventi che consentono di accedere al Super Ecobonus 110% sono:

  • interventi di isolamento termico sugli involucri
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
  • interventi antisismici.

Ma quali sono le altre strade da intraprendere per migliorare la qualità di vita in ambito condominiale? Ad esempio, si potrebbero mettere in pratica azioni di “sharing economy (economia condivisa) di comunità”.

Le molte esperienze raccolte da Legambiente mostrano come una economia condivisa sia in grado di portare benefici ed i risparmi nella comunità condominiale, come l’istallazione di un sistema di Wi-Fi condiviso con una riduzione dell’esposizione alle onde elettromagnetiche e un risparmio economico mensile fino al 50% del costo. Ma anche la produzione energetica tramite fonti rinnovabili, da utilizzare per riscaldamento e i vari servizi condominiali (ascensore, luce, ecc.) riducendo, ovviamente, i costi delle bollette. Questa e altre strategie sono state, per esempio, attuate dal complesso condominiale “Nzeb” di Prato (PO), dove oltre all’impianto di riscaldamento centralizzato sono state fatte anche opere per il miglioramento delle caratteristiche di isolamento termico dell’edificio, consentendo di ridurre di due terzi i costi a livello energetico (per questo e per altri esempi virtuosi clicca qui).